lunedì 21 maggio 2012

Biblio... che?

All'ultimo Consiglio Comunale è stato seccamente bocciato dalla maggioranza un documento proposto da Progetto Originario che intendeva valorizzare la biblioteca comunale. La mozione chiedeva all’Amministrazione Buselli di assumere i seguenti, ragionevolissimi impegni: 1) acquistare ogni tanto qualche libro per aggiornare la biblioteca; 2) cominciare a trasferire progressivamente su dvd i documenti conservati sulle obsolete videocassette; 3) prevedere interventi adeguati a rendere più decorosi ed accoglienti i locali della pubblica biblioteca; 4) promuovere e migliorare la sezione dedicata ai bambini e ai ragazzi, come richiesto espressamente il manifesto dell'Unesco per le biblioteche. Il documento era stato concepito e proposto per lasciare ampi spazi di manovra alla maggioranza, per cui davvero non sussistevano motivi per respingerlo senza neppure un tentativo di mediazione. Eccezion fatta per la cronica avversione da parte dei membri dell'attuale maggioranza verso tutto ciò che riguarda la cultura e le sue espressioni. Resta, infatti, difficile immaginare un'altra amministrazione comunale che non si faccia scrupolo di rispondere no, di fronte all'invito a riprendere in mano una biblioteca importante e trascurata come quella di Volterra. Si pensi, ad esempio, al primo punto richiesto dal documento bocciato: prevedere nel bilancio del 2012 nientemeno che 3.000 euro per acquistare libri nuovi, dopo due anni di sostanziale blocco e dato il pesante taglio assestato di recente anche ai periodici e ai quotidiani. Una maggioranza dotata di una benché minima sensibilità, data la modestia della cifra richiesta, avrebbe certamente accettato. Tanto più se posta a capo di una città storicamente ricca di cultura. Quantomeno avrebbe avanzato una controposta, magari appena un pò ridimensionata. I soldi a disposizione non sono molti, ma guarda caso immancabilmente si trovano per farsi pubblicità a pagamento sui giornali o per l'avvocato che dovrebbe contrastare davanti al TAR i cittadini delle strade consorziate. Dispiace anche per l'assessore alla cultura, Silvi, che per rispondere al dettato di una maggioranza tutta propaganda e pensiline si trova costretta a difendere l'indifendibile. Del resto non potrebbe rimanere al proprio posto altrimenti, e si troverebbe a dover trarre le conclusioni a cui giunse ben presto il prof. Furlanis.
E' triste ricordare alla parabola della biblioteca comunale, inaugurata non tantissimi anni fa, poi  coltivata e sviluppata con tanta passione ed efficacia dal dr Angelo Marrucci. Sotto la sua guida fu per anni la miglior biblioteca della zona, sicuramente la più ricca, versatile ed aggiornata. Oggi è forse la più trascurata tra quelle dei vicini Comuni di pari dimensioni. Per chi conserva memoria è difficile poter accettare la trascuratezza che circonda una simile istituzione, sede di un archivio storico ricchissimo e quasi unico. Brucia anche il no secco con cui è stata rigettata la proposta di migliorare finalmente la sezione dedicata ai bambini. Una contraddizione grottesca per un Comune che si candida a far parte del patrimonio dell'Unesco, l'ente che espressamente “incoraggia i governi nazionali e locali a sostenere le biblioteche pubbliche e a impegnarsi attivamente nel loro sviluppo”. L'Unesco, enunciando una serie di raccomandazioni alle amministrazioni per l'istruzione e la cultura, mette al primo posto quella di “creare e rafforzare nei ragazzi l'abitudine alla lettura fin dalla tenera età”. Saggia e avveduta esortazione. Caduta al momento sbagliato, nel Comune sbagliato.
  
 Progetto Originario

Nessun commento:

Posta un commento