lunedì 2 gennaio 2012

UN ACCORDO SOFFERTO

Ho appreso con piacere la notizia che finalmente Mondo Nuovo e il S. Chiara hanno raggiunto un accordo per la permanenza dell’associazione a Villa Giardino. Sono lieta, in particolare, che il S. Chiara abbia abbandonato la propria intransigenza e che alla fine si sia trovato un punto di caduta sostenibile. Sono sincera, leggendo i termini generali dell’accordo raggiunto, non vi trovo grosse differenze rispetto quanto proponemmo in Giunta io e Graziano Gazzarri nel 2010. Nella sostanza la sola differenza è che all’epoca si ipotizzava un sostegno da parte del Comune di Volterra sotto forma di risparmio sulle spese di trasporto sociale, coinvolgendo Mondo Nuovo nel progetto “mobilità gratuita”,  finanziato con fondi del Ministero delle Pari Opportunità. Adesso si propone un pagamento diretto di 3.600 euro l’anno da parte del Comune sulla base di progettualità da attivare. Insomma si propone un finanziamento al posto di un risparmio, ma nella sostanza non vedo grosse novità. La differenza semmai sta nella rinuncia da parte di Mondo Nuovo ad ogni rivendicazione sulle somme spese per migliorie sull’immobile, che, detto per inciso, non è cosa da poco. L’accordo, si sa,  è sempre frutto di tante componenti, tra cui l’abbandono di qualche punto a proprio favore, magari anche a causa della stanchezza e l'esasperazione subentrate dopo tanto tempo di trattative contrastate. Questa vicenda, trascinata per un biennio, è stata, a mio avviso, sintomatica della crescente difficoltà di dialogo tra istituzioni, della mancanza di coesione anche tra operatori dello stesso settore e della rinuncia al ruolo di mediatore da parte del Comune, a lungo sostenitore della sola posizione di una delle parti. Quando esperienze come questa si concludono, la tendenza a lasciarsi tutto alle spalle e dimenticare è dettata da un naturale moto di rigetto verso gli episodi spiacevoli e sfibranti che accompagnano contenziosi così aspri. Dovremmo invece tenere bene a mente gli sbagli compiuti per trarre insegnamento su quanto sia inutile tentare di imporre le proprie condizioni sbattendo i pugni sul tavolino. Atteggiamenti autoritari e forzature hanno rischiato a più riprese di mandare all’aria il lavoro positivamente svolto dall’associazione nel corso di molti anni in un settore così delicato come la disabilità. Il settore sociale vive oggi difficoltà crescenti e ogni perdita diviene una ferita quasi impossibile da risanare per carenza di risorse umane ed economiche. E’ soprattutto questa la ragione che dovrebbe far propendere le Amministrazioni verso un atteggiamento cauto e di sostanziale apertura nei confronti dei pochi e preziosi soggetti operanti nel settore al momento del confronto. Del resto mi sono dispiaciuti i toni del recente intervento del Presidente Bacci sulla questione. Se è vero che il Pd non gli ha  concesso neppure il tempo di iniziare a lavorare sul Santa Chiara per muovergli severe critiche, è pur vero che lui ha preso a replicare interpretando il suo ruolo di Presidente sempre più lontano dallo spirito super partes. Anche rispetto alla conflittualità partitica più spicciola. Bacci, quasi fosse un assessore aggiunto dell’amministrazione Buselli, torna all’infinito sulle polemiche, citando le reali ma scontate responsabilità delle passate amministrazioni targate PD (di cui per un certo periodo ha fatto parte anche in ruoli di rilievo). Al tempo stesso sembra, però, aver accantonato le più elementari norme di indipendenza intellettuale con la completa rinuncia ad esercitare qualsiasi senso critico sull’attuale Amministrazione, che sul S. Chiara non è certo immune da errori, anche abbastanza grossolani.
Sonia Guarneri, Progetto Originario

Nessun commento:

Posta un commento