sabato 3 dicembre 2011

Un protocollo che non va

Leggendo nei dettagli l'ultima stesura del protocollo d'intesa siglata dai rappresentanti del Comune di Volterra e della Asl 5, si può comprendere perché negli otto mesi trascorsi dalla voto del Consiglio Comunale, il sindaco non abbia mai aggiornato i consiglieri sullo stato delle trattative. Nel documento sono stati cancellati molti dei punti cardine che avevamo concordato durante la seduta del 2 marzo e, a nostro avviso, con tali emendamenti il futuro dell'ospedale entra definitivamente in crisi. Non soltanto sono state cancellate le garanzie per mantenere “gli attuali livelli di operatività e di assistenza in Cardiologia”, che il gruppo di Progetto Originario aveva fatto inserire nella precedente versione. Adesso lo stesso termine “Cardiologia” sparisce dal documento e, su questa base, diviene difficile difenderne la collocazione. Oltretutto sono stati cancellati numerosi altri passaggi fondamentali. Uno di questi riguarda la guardia attiva anestesiologica. Tutti gli specialisti su questo concordano: per mettere in sicurezza il presidio, in mancanza di una vera unità di terapia intensiva, occorrere attivare il servizio di guardia attiva anestesiologica, per la quale a Volterra manca soltanto l'assunzione di uno specialista anestesista. Su questo punto avevamo molto insistito, tanto che sul documento che votammo, il paragrafo specifico era chiarissimo e recitava: “La risposta in termini di sicurezza del Presidio Ospedaliero è strettamente collegata all'attivazione irrinunciabile del Servizio di Guardia Attiva Anestesiologica.” Oggi scopriamo che tutto il paragrafo relativo a questo servizio è stato cancellato nella versione sottoscritta dall'Amministrazione Comunale e dalla Asl 5. Per sostituirlo con una sola frase inserita nel paragrafo del Pronto Soccorso: “Il servizio di anestesia e rianimazione dell'ospedale di Volterra mantiene l'operatività e gli standard di dotazione di personale attuali”. Dunque, una delle poche cose che chiedevamo di potenziare resta al palo, mentre tutto il resto è a perdere. Per il laboratorio di analisi avevamo concordato la difesa degli standard presenti a inizio 2011, invece l'ultima versione del protocollo parla di una “sezione che dovrà operare all'interno dell'Area Funzionale di Laboratorio a valenza aziendale”. Per Chirurgia, il documento che votammo a marzo recitava: “Potenziare l'attività chirurgica ambulatoriale”. Era inteso che si trattasse di quella di presidio. Il nuovo documento parla invece di attivare da gennaio un ambulatorio di Chirurgia Generale col personale medico di Volterra a Pisa. Potrà forse servire a per stimolare l'utenza, ma non è proprio la stessa cosa. Tutto quanto avevamo stabilito per difendere l’attività Materno-Infantile risulta cancellato, per rimandare il discorso all’ennesimo Tavolo istituzionale. Su Pediatria addirittura, mentre avevamo richiesto di ricondurre la degenza nell'ambito del settore Materno-Infantile, il documento siglato dal sindaco recita: “Rimane al momento invariata la collocazione dei due posti letto di pediatria (in Medicina). In attesa di un modello alternativo.” L'abbattimento dei ricoveri provocato dall'attuale collocazione dei letti pediatrici non lascia dubbi sul modello alternativo inteso: la chiusura definitiva. Per questi motivi lunedì 28 abbiamo votato contro questa versione del protocollo, essendo stati respinti dalla maggioranza i principali emendamenti che avevamo proposto in Consiglio. Votandolo avremmo dato la nostra benedizione a scelte contro le quali abbiamo lottato per anni, come il mantenimento dei letti pediatrici all'interno di Medicina Generale. L'amministrazione comunale, invece, il suo benestare lo ha dato. Entrando in aperta contraddizione con quanto predicato finora. Il futuro, purtroppo anche a breve, ci mostrerà i frutti di questo accordo.



Progetto Originario – Gruppo Consiliare

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