lunedì 10 ottobre 2011

Clientelismo e politica di scambio

L’Amministrazione sa di aver stretto con gli elettori un patto elettorale fondato su un approccio terzo ed imparziale alle problematiche della città. Questo patto era fondato su l’abolizione delle clientele  e l’abbandono del metodo dello scambio. L’interesse pubblico doveva tornare a rivestire un ruolo predominante nella gestione della cosa di tutti e i criteri per orientare le scelte dovevano essere la razionalità e l’opportunità. Per  la scelta delle persone si sarebbe dato spazio al criterio della competenza.Il tutto fu ribadito solennemente nel consiglio comunale del luglio 2009 dal Sindaco Buselli e sancito dal voto unanime dei consiglieri di Progetto Originario e di ciò che rimane di Uniti per Volterra. In data 28 settembre 2011 un Buselli imbarazzato legge al Consiglio Comunale,  a chiusura della seduta e quasi sottovoce, tre nuove nomine da lui stesso effettuate. Una riguarda il rappresentante del Comune di Volterra presso l’ATO Toscana Costa, posto divenuto vacante a seguito delle dimissioni di un altro importante elemento della Lista Civica, il Prof. Vittorio Trinciarelli, geologo e insegnante, da anni in prima linea nella difesa del nostro territorio. Persona a suo tempo scelta in base alle sue competenze tecniche, appunto. Il Sindaco lo sostituisce con Marco Costanzi, braccio destro di Antonella Bassini, la stampella che regge la sua precaria maggioranza, evidentemente non proprio in maniera disinteressata. La nomina avviene in completo spregio del criterio della competenza, ma nel pieno rispetto della vecchia, consolidata politica dello scambio clientelare. Le nomine in cambio del voto favorevole di Bassini in Consiglio. Il malcostume che Buselli in campagna elettorale aveva promesso ai cittadini di abolire, e a cui invece, da Sindaco, si è affezionato molto velocemente. Per noi non è stata francamente una sorpresa; ma l’ennesima delusione, questo sì. Che si somma a quelle già vissute, tra cui si ricordano le offerte di cariche ad alcuni consiglieri comunali per eliminarli dal Consiglio. Col solito principio “dello scambio dei favori” Buselli offrì circa un anno fa la Presidenza del S. Chiara a Tonelli, mentre a Cocucci la Presidenza di ASV; l’assessorato al bilancio fu proposto all’assessore Guarneri da sommare al sociale, per poi girarlo di ripiego a Tonelli, incassato il  rifiuto della prima unitamente alle sue dimissioni. Insomma, la logica un tempo criticata da Buselli, adesso è stata ben assimilata dallo stesso, per farne uso e abuso alla maniera della vecchia, untuosa politica clientelare. Con gli ultimi maneggi il Sindaco penserà di aver trovato la chiave giusta: l’assessorato è moneta appropriata per chi è disposto a scambiarlo con la fedeltà assoluta, anche a costo di rinnegare  valori e  passato. Le ultime nomine negli enti forse sono ritenute adeguate a ripagare la consigliera di destra che ora lo appoggia incondizionatamente. In tutto questo, evidentemente, nessuna importanza viene attribuita alla preparazione delle persone, alla loro capacità di ricoprire un incarico pubblico e alla stessa dignità di quel ruolo. Può darsi che siano stati trovati gli scambi necessari per mantenere viva una maggioranza risicata in Consiglio e restare in equilibrio (salvo raffreddori dell’ultimo minuto ed eventuali giochi al rialzo), ma sono andati perduti i valori fondanti del progetto originario della lista civica. Non è cosa da poco, perché violare le promesse vuol dire perdere credibilità ed autorevolezza agli occhi degli elettori: due ingredienti necessari per districarsi tra i mille problemi che non vedono mai la soluzione, prima come adesso.
Progetto Originario - Gruppo Consiliare

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