venerdì 25 febbraio 2011

Sul caso Rinnovabili

Sono rimasto interdetto e sconcertato dalle notizie apparse in questi giorni in merito alle questioni legate all’impiego delle energie rinnovabili sul territorio comunale. Nessuno mi ha mai parlato di un’azienda che stava prendendo contatti per realizzare istallazioni eoliche. Il Regolamento per l’impiego di queste tecnologie fu oggetto di un paio di colloqui tra me e il sindaco e di qualche approfondimento in giunta. Riguardando le note riportate nella mia agenda dello scorso anno, trovo che il dr Meneguzzo, che senza dubbio è persona qualificata e competente, mi fu presentato dal sindaco Buselli il 26 di Agosto scorso. Il sindaco in quel periodo aveva assunto la delega all’Urbanistica e, poiché il Regolamento sulle Rinnovabili è un documento già previsto dal Regolamento Urbanistico vigente, la materia si accavallava tra le sue competenze e le mie. Dell’esistenza della Società Scout srl di San Miniato, invece, ho appreso soltanto attraverso i giornali in questi ultimi giorni. Nel curriculum di Meneguzzo, che conservo nella mia casella di posta elettronica, non è riportata la collaborazione con questa società. Nel corso del mese di Settembre, mi pare che scrissi la prima stesura degli indirizzi politici ai quali proponevo di ispirare il regolamento. Da quel momento in poi non sono potuto intervenire significativamente sulla materia, perché i passaggi salienti e istituzionali del procedimento sono avvenuti dopo le mie dimissioni, a partire dall’approvazione della delibera risalente a Gennaio. Mi auguro di cuore che venga fatta chiarezza in merito a quanto è stato scritto e non voglio proprio credere che siano intercorsi rapporti di collaborazione tra amministratori e aziende del ramo. So bene che il settore è in grande fermento, infatti, anch'io nei mesi scorsi ho incontrato molti progettisti e rappresentanti di società venuti in assessorato per esporre le loro idee e le loro proposte. Alcune delle quali anche molto interessanti. Ma in mancanza del Regolamento specifico, mi sono trovato quasi sempre costretto a fornire risposte non esaustive. Spesso infatti dovevo chiedere ai miei interlocutori di pazientare, almeno fino all’approvazione di quel documento che avrebbe rimesso in ordine la materia e offerto i necessari elementi di certezza. Se i fatti narrati venissero accertati, mi sentirei realmente mortificato dovendo constatare che, sopra la mia testa, una particolare impresa godesse vantaggi tutti speciali, essendo stata messa a conoscenza in anticipo delle aree idonee all'istallazione degli impianti. E' chiaro che un'azienda che avesse ottenuto di un simile privilegio sarebbe stata messa in condizione di sbaragliare la concorrenza, stabilendo in anticipo contatti con i proprietari dei terreni e predisponendo perfino progetti di massima ad hoc. Se fosse vero, la risposta non credo che starebbe nell'istituzione dell'ennesima commissione comunale, perché avremmo a che fare non tanto con un problema tecnico o politico, ma etico. Nei propositi del gruppo di Progetto Originario la lista civica nacque anche in contrapposizione alle logiche dei favoritismi e delle scorciatoie, perciò episodi del genere risulterebbero doppiamente inammissibili. D’altra parte se le ipotesi ventilate si rivelassero false o infondate, le tante illazioni di questi ultimi giorni costituirebbero una grave offesa a chi è stato chiamato ingiustamente in causa. Dunque, a mio parere, è interesse di tutti ma specialmente dell’Amministrazione Comunale fare chiarezza fino in fondo, anche ricorrendo a tutti gli strumenti legali a disposizione.


Fabio Bernardini, Progetto Originario

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