sabato 19 febbraio 2011

La trasparenza come scelta

La lista civica Uniti per Volterra si è spaccata in due per molte ragioni, ma principalmente per la forte esigenza di trasparenza e condivisione sentita e rivendicata da tempo da quei membri che si rifanno a Progetto Originario. All’inizio una parte significativa di cittadini faceva fatica a comprendere perché per noi fossero così importanti nella conduzione dell’amministrazione comunale il gioco di squadra e la chiarezza di metodi e di intenti. Col passare del tempo, però, le profonde ragioni che stanno alla base del disagio che abbiamo vissuto all’interno dell’amministrazione prendono sempre più corpo e le nostre riflessioni vengono avvalorate da esempi concreti, sinceramente preoccupanti. Amministrare una città in piena crisi economica non è facile e quando manca l’esperienza diventa indispensabile il gioco di squadra, la completa collaborazione tra gli amministratori sia nell’assumere le decisioni sia nel portare avanti i progetti più importanti. Perché solo la collaborazione piena del gruppo avrebbe potuto compensare le insufficienze di competenza, di avvedutezza e in qualche caso d’ingegno che riconoscevamo esserci nei singoli. Questo era anche l’impegno preso verso gli elettori, ma una volta arrivati alla guida dell’amministrazione le cose hanno assunto un corso diverso. Si è preferito seguire la strada del decisionismo e dell’accentramento, forse anche lusingati dai suggerimenti di consiglieri interessati e ambiziosi. Molte decisioni rilevanti venivano prese da pochissimi in riservata sede, per poi essere portate alla ratifica del gruppo all’ultimo momento, quando rimetterle in discussione avrebbe significato creare situazioni di scompenso o di crisi vera e propria. Fu così per il bilancio di previsione 2010 e fu ancora così per l’ultimo Piano triennale delle opere pubbliche. Due atti importanti piuttosto malriusciti a causa del ricorso a questi espedienti. Con pari logica le nomine al consiglio di amministrazione del Santa Chiara vennero completate dal sindaco appena prima della discussione in Consiglio Comunale, cosicché l’assemblea arrivasse a cose fatte. Per fare un esempio ancora più recente il protocollo d’intesa sull’ospedale di Volterra fu portato all’attenzione del gruppo di maggioranza soltanto a metà novembre scorso, quando era già stato discusso diversi mesi prima con i rappresentanti di altre amministrazioni ed enti. Questo modo di fare, oltre ad essere improprio, è stato e rischia di essere ancora causa di notevoli errori e problemi. Inoltre costituisce un pessimo esempio per tutti, perché va in cerca della scorciatoia anziché dell’approfondimento, preferisce la forzatura all’accordo e, infine, pretende riserbo e sfugge la trasparenza. Se questa è la linea scelta dal vertice dell’amministrazione comunale essa finisce per diventare il metodo a cui rischiano di conformarsi anche i consiglieri e gli assessori meno prudenti o meno avveduti. Col pericolo di incorrere in inquietanti svarioni. A questo proposito speriamo vivamente che si rivelino del tutto prive di fondamento le notizie apparse nei giorni scorsi sulla stampa relative all’assessore Costa e ad un suo eventuale rapporto di collaborazione con una società operante nel settore delle energie rinnovabili. Costituirebbe uno spiacevole episodio a cui, dopo il caso Orsi, davvero nessuno sente il bisogno di assistere.

Progetto Originario Lista Civica

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