venerdì 7 novembre 2014

Le zecche e i cani

Parassita è quella specie che vive totalmente a spese di un'altra. Caso esemplare, scolastico, le zecche e i cani. Il rapporto è totalmente asimmetrico: la zecca prospera e il cane, la specie ospite, deperisce. Talvolta il parassitismo è talmente estremo che l'organismo ospite viene indebolito ad un punto tale da raggiungere uno stato di completa prostrazione. Il cane, stremato dalle innumerevoli e incessanti vessazioni, si lascia andare, smette perfino di grattarsi, e infine inevitabilmente muore.
Chissà perché, tornando per l'ennesima volta a parlare della questione dell'acqua pubblica, siamo stati attraversati da questa reminiscenza della biologia del liceo. Chi avesse in questi giorni preso in mano l'ultima bolletta dell'acqua avrà forse notato l'avviso sul retro dove si dà notizia ai clienti, con toni rassicuranti e reticenti allo stesso tempo, che le tariffe risulteranno appesantite perché il gestore deve rifarsi dei “notevoli investimenti” compiuti nel triennio 2008-2010. Probabilmente pochi sanno che tra questi favolosi “investimenti” le aziende dell'acqua hanno conteggiato i rimborsi per il canone di depurazione mai eseguito che avevano illecitamente riscosso per anni da migliaia e migliaia di clienti e che la Corte Costituzionale le aveva obbligate a rimborsare. Dopo una resistenza di sei anni contro una sentenza della Corte Costituzionale, appena poco più di un mese fa, le aziende dell'acqua hanno dovuto rimborsare il maltolto, anche se non del tutto, purtroppo, a causa delle molte scappatoie che il sistema Italia garantisce loro. Neppure due mesi dopo quella che sembrava una bella notizia, ecco che, inevitabile come la morte, arriva la tradizionale furberia. Le aziende, lungi dal solo pensiero di riscattare di propria tasca quello che avevano illecitamente riscosso, hanno rispalmato sulla collettività dell'utenza i rimborsi versati, sotto la veste truffaldina di conguagli per investimenti pregressi. Chi ha consentito tutto ciò è l'AIT, l'Autorità Idrica Toscana, una tra le tante “Autorità” di pura emanazione partitica che si finge istituzione super partes. L'AIT è una delle tante trovate : fu inventata per aggirare il risultato del referendum 2011, quello che il PD aveva appoggiato tatticamente per godere una vittoria annunciata, ma che un minuto dopo il suo esito ha iniziato a boicottare in tutti i modi, renziani e non renziani. Infatti, la attuali aziende di gestione dei servizi idrici sono entità informi, inefficienti e inaffidabili, ma infarcite fino agli occhi di vecchia partitocrazia in tutte le sue peggiori forme. Per questo non lesinano colpi bassi pur di difenderle. Il PD si è distinto per ambiguità e gioco sporco contro la lunghissima partita per l'acqua pubblica portata avanti da tante associazioni e capitanata dal Forum per l'Acqua Pubblica. La puntata più recente della guerra in corso si è arricchita del capitolo sulla presidenza dell'AIT. Avrebbe dovuto essere il nuovo sindaco di Livorno subentrato all'ex Cosimi, ma – disdetta – le elezioni di maggio sono state vinte dal cinquestelle Nogarin, che nel proprio programma si è fortemente sbilanciato a favore dell'acqua pubblica. Dunque non stupisce che i membri del Consiglio Direttivo dell'AIT (tutti rigorosamente del PD) stiano facendo le barricate pur di non far entrare nel “sistema” il corpo estraneo, Nogarin, disconoscendo l'avvicendamento naturale e imponendo un reggente alla presidenza pro-tempore di loro fiducia. Il famoso senso delle istituzioni del PD è tutto qui: le occupano e guai a chi gliele tocca!
Contro i conguagli truffa e contro i numerosi, gravi atti di prepotenza istituzionale al Consiglio Comunale di mercoledì scorso è stata presentata una mozione da Progetto per Volterra. Affinché il Comune, anche in qualità di azionista ASA, faccia finalmente un gesto coraggioso, opponendosi alle tattiche truffaldine messe in atto nei confronti di quei cittadini che nel 2011 avevano espresso a larga maggioranza la volontà di tornare all'acqua pubblica. Ma che da allora ad oggi sono stati raggirati peggio che al tempo del referendum sul finanziamento dei partiti, rintontiti notte e giorno dall'informazione rassicurante dei talk show e dei Tg.


Progetto per Volterra

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