sabato 19 aprile 2014

Risposte chiare e oneste



I quesiti sul futuro della sanità locale meritano risposte chiare. In ragione della vocazione sanitaria della città di Volterra con la presenza dell’ospedale, del polo riabilitativo di (Auxilium Vitae e INAL) e la RSA S. Chiara, la posizione geografica e la difficoltà negli spostamenti dell’Alta Val di Cecina.
Negli ultimi anni 10 anni, che hanno visto l’alternarsi dell’amministrazione guidata dal PD e quella guidata dalla lista civica di Buselli, non abbiamo purtroppo registrato sostanziali cambi di rotta rispetto ad un trend negativo sui servizi sanitari generato, dai pesanti tagli all'organizzazione sanitaria pubblica. Infatti, è noto che sotto le amministrazioni targate PD venne avviato lo smantellamento di alcuni reparti cardine del nostro ospedale, grazie anche all'atteggiamento remissivo  dei sindaci in carica, sempre teso a giustificare i tagli subiti con la promessa di altri improbabili servizi o in nome di un concetto di sicurezza, che rimette il destino del malato al buon esito di una lunga corsa in auto o di un fortunato volo elicottero. Purtroppo solo pochissimi mesi fa abbiamo avuto riprova che non sempre gli spostamenti sono abbastanza rapidi, non sempre le condizioni atmosferiche consentono agli elicotteri di volare, non sempre il paziente arriva vivo a destinazione.
E' noto che i tagli più cruenti sono avvenuti con l’amministrazione della lista civica di Buselli, la cui strategia alla prova dei fatti si è rivelata controproducente. I pessimi risultati ottenuti sono imputabili ad un atteggiamento esclusivamente difensivista dell'amministrazione comunale, basato sul continuo scontro mediatico con la direzione sanitaria, tra l'altro portato avanti in maniera scoordinata rispetto agli altri comuni interessati. E' vero che ci sono state anche fasi di trattativa con la Asl 5 ma, alla prova dei fatti, anche queste operazioni sono state decisamente maldestre, perché portate avanti senza aver concertato con le forze locali le proposte in discussione quindi del consenso necessario a renderle efficaci. Si pensi, per esempio, alla tormentata stesura del protocollo per le politiche sanitarie, che alla sua conclusione ebbe come effetto immediato l'infelice accorpamento di Cardiologia e Medicina. E’ infatti negli ultimi 5 anni che l’ospedale di Volterra ha visto smantellare definitivamente il comparto Materno-Infantile e finanche la soppressione del pediatra reperibile, ha visto l’accorpamento della Cardiologia alla Medicina Generale col conseguente pericoloso depauperamento dell'UTIC, la cui funzione gioca un ruolo fondamentale sia nell'economia dell’ospedale di Volterra che di Auxilium Vitae.
Crediamo, quindi, che la futura amministrazione comunale di Volterra dovrà affrontare onestamente ma con decisione il problema. A fronte delle continue riorganizzazioni imposte dalla Regione ad una rete sanitaria sempre più politicizzata e aziendalizzata, la prossima amministrazione si troverà ancora una volta davanti un compito difficile. Da una parte occorrerà evitare di nascondere la testa sotto la sabbia facendo finta che tutto vada bene, prendendo per il naso a questo modo sia i cittadini utenti che i dipendenti della Asl; dall’altra è ormai acclarato quanto sia inutile e propagandistico il semplice muro contro muro, partendo da una posizione di oggettiva debolezza.
L’ospedale va difeso incondizionatamente da ulteriori tagli che a questo punto lo affonderebbero senz’altro. Ma va difeso mantenendo con la direzione sanitaria il giusto rapporto istituzionale, in cui l'indipendenza del sindaco giocherà un ruolo fondamentale assieme all'intelligenza, all'equilibrio e alla capacità di far squadra con le altre amministrazioni del territorio. Siamo consapevoli che il margine d’azione è ormai strettissimo. Proprio per questo servirà rilanciare un’azione propositiva da parte dell’amministrazione comunale finalizzata al mantenimento dei servizi di base dell’ospedale.
La proposta del nostro gruppo, ad esempio, di riportare le riabilitazioni (Auxilium Vitae e in futuro  anche Inail) all’interno del comparto Asl è solo un'ipotesi, ma che va con forza in questa direzione. Servirebbe a portare i posti letto del nostro ospedale ben al di sopra della rischiosa soglia di 100 p.l. quando oggi sono soltanto 55, per metterci al riparo dalla minaccia di chiusura per obbligo di legge dei cosiddetti “piccoli ospedali”. Ma ovviamente la proposta s'inquadra anche in una precisa visione della società, in cui l'assistenza sanitaria è vista come un diritto di tutti e quindi debba essere garantita da strutture pubbliche dedicate (che non sono la stessa cosa di società per azioni a maggioranza pubblica). Non ci sembra una considerazione trascurabile.
Chissà perché i partiti locali, anche quelli teoricamente fondati su una visione ben determinata della società e magari su ideologie forti, da quando abbiamo posto il tema, hanno evitato accuratamente di pronunciarsi in merito. Opportunismo o distrazione?
Progetto per Volterra – Sonia Guarneri candidata Sindaco

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