Alla
fine, in qualche modo, nel Consiglio Comunale del 9 gennaio siamo riusciti a
far passare la nostra proposta di istituire anche a Volterra il canone
concordato. Come abbiamo già spiegato in altri precedenti interventi, si tratta
di un contratto di locazione a prezzi calmierati, di cui potranno beneficiare
gli inquilini ma anche i proprietari, che pagheranno un'aliquota IMU più bassa e godere delle
altre agevolazioni fiscali previste. Non solo, nell'occasione è perfino stata
recuperata una proposta formulata in giugno in commissione regolamenti dal
consigliere Dei riguardo all'IMU, volta ad introdurre agevolazioni a favore dei
nuclei familiari dove vi siano uno o più portatori di handicap. Questo anche
grazie al fatto che il gettito dell'imposta IMU per il Comune nel 2012 è stato
perfino più alto delle attese: 3.298.000€ contro i 3.190.000€ preventivati. Si
tratta di piccole riforme che, a nostro avviso, in questo periodo di crisi
economica potranno portare qualche beneficio ad alcune decine di famiglie
residenti. Intendiamoci, l'approvazione in Consiglio Comunale di un
documento con simili indirizzi non vuol dire che queste riforme sono state
attivate: significa soltanto che l'amministrazione comunale si è impegnata a
portarle a termine in futuro. Quando e come non ci è stato specificato dalla
maggioranza e da adesso dovremo costantemente vigilare, affinché vengano
effettivamente realizzate secondo criteri ragionevoli e soprattutto in tempi
accettabili.
Fino
a qui abbiamo trattato la parte seria dell'iter vissuto dalla nostra proposta
per l'istituzione del canone concordato nel Comune di Volterra. Ma avendo a che
fare con l'amministrazione Buselli, non poteva certo mancare la pulcinellata
finale. Infatti, sarebbe stato troppo aspettarsi un iter consiliare normale,
con una discussione aperta sulla nostra proposta, magari arricchita da
emendamenti e modifiche provenienti dagli altri gruppi. Invece abbiamo visto
arrivare in consiglio la proposta-fotocopia della
maggioranza, naturalmente arrivata 3 settimane dopo, con l'aggiunta delle tre
righe in cui veniva recepita la proposta dell'ex assessore Dei (senza mai
nominarlo). A chi non conosce personalmente i membri di questa maggioranza
potrà sembrare infantile, per non dire ridicolo, che un gruppo consiliare
cerchi di assumere la paternità delle proposte altrui scopiazzando palesemente i documenti delle
minoranze. Ma il senso del ridicolo è stato sfrattato da Palazzo dei Priori un
paio d'anni fa. Così l’assessore Tonelli ha candidamente (o ingenuamente) detto
allo scorso consiglio comunale di aver pedissequamente copiato l’ordine del
giorno di Progetto Originario, aggiungendoci la proposta di Dei (che lei stessa
aveva a suo tempo bocciato), per poi presentare
il nuovo documento a sua firma, come fosse sbocciato fresco fresco dalle loro
menti. Dulcis in fundo, a dispetto della logica e della coerenza, la
maggioranza ha bocciato il documento
originale presentato da P. O., che ricalcava per il 98% i contenuti del
proprio: il clone che è stato infine approvato. Se le minoranze avessero
“ragionato” come i buselliani, non sarebbe passato nessuno dei documenti, visto
che quel giorno alla maggioranza mancava un consigliere. Abbiamo però pensato
al bene dei cittadini e alla coerenza della nostra azione, votando sia il
nostro documento che il clone. E abbiamo cercato di far prevalere l’obiettivo
di introdurre qualcosa di positivo per la città, come l’introduzione dei
contratti a canone concordato con beneficio di una aliquota Imu ridotta,
arricchita dall'agevolazione per i soggetti affetti da handicap.
Del resto
nessuno è rimasto sorpreso dall'accaduto, perché nessuno si aspetta più
comportamenti corretti e civili da parte della lista Buselli. Attendiamo di
vedere se i buselliani si riveleranno anche rapidi esecutori, attuando
concretamente le proposte approvate. Finora hanno senz'altro dimostrato di
essere svelti nel tentare di mettere il cappello sulle proposte degli altri.
Progetto
Originario
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