sabato 3 dicembre 2011

PROTOCOLLO SANITA’: PEDIATRIA CANCELLATA

La questione pediatria è sempre stata un cavallo di battaglia di questa amministrazione comunale. Lo testimoniano il programma elettorale della lista civica e numerosi interventi infuocati dell’Assessore Fedeli in proposito. Nel 2009, in uno dei primi consigli comunali dopo l’insediamento della lista civica UPV Fedeli definì addirittura una “vergogna nazionale” la sistemazione delle degenze pediatriche in medicina generale. Nel 2010 già la vergogna era diventata un po’ meno vergogna, perché erano state ristrutturate quelle due stanzine, ma riportare la pediatria nel sito più idoneo ovvero l’area materno-infantile restava una prerogativa irrinunciabile. Tant’è che nel protocollo per le politiche sanitarie dell’alta Val di Cecina, approvato unanimemente, con la sola astensione della Sinistra per Volterra, dal consiglio comunale lo scorso 2 marzo, nel capitolo intitolato “Area Materno-Infantile e Pediatrica”, veniva previsto il mantenimento del Punto Nascita volterrano, prevedendo la possibilità “di ricondurre la degenza pediatrica all’interno dell’area materno infantile, con conseguente implementazione anche dei servizi in ambito territoriale”. Nell’ultima versione del protocollo su cui si sono accordati il Sindaco e la direzione ASL poche settimane fa la parola “Pediatrica” scompare dal titolo e perfino dal contenuto del capitolo, che diventa: “L’analisi di un modello organizzativo possibile e il monitoraggio delle attività implementate sia a livello ospedaliero che territoriale è legata all’avvenuta attivazione di un tavolo istituzionale permanente (un altro!) sulle politiche socio sanitarie in Alta Val di Cecina. Nelle more della conclusione dei lavori dell’organismo di cui sopra ,l’organizzazione attuale dell’area è articolata in base alla Delibera del DG della Usl % di Pisa n°353 del 1/06/2011”. Durante la seduta del consiglio comunale aperto di giovedì 24 novembre, dopo l’intervento di Susanna Calastri che metteva in luce proprio queste incoerenze, il Sindaco ha tenuto a precisare che invece nel protocollo si parla ancora della pediatria. E ha ragione Buselli, infatti se ne parla, ma nel capitolo intitolato “Area medica”! E in questi termini: “Rimane al momento invariata la collocazione dei due posti letto di pediatria. In  attesa  di  definire  un  modello  alternativo  di gestione  dell’assistenza sanitaria”. Inserire la pediatria nel capitolo dell’area medica, a nostro avviso significa solo una cosa: accettare la definitiva soppressione del comparto pediatrico ospedaliero, collocandolo come specialistica medica di un reparto che si avvia verso l’organizzazione per intensità di cure – qualcuno lo chiama reparto minestrone - rinunciando alla possibilità di ricondurre le degenze accanto al Day Service nell’originaria area materno-infantile. Mentre “modello alternativo di gestione dell’assistenza sanitaria”, stando anche alle dichiarazioni di Damone sul logico numero dei ricoveri che deriva da questa organizzazione, non potrà che essere la definitiva chiusura del servizio. Forse servirà a far spazio in medicina generale ai letti della cardiologia.
Nel consiglio comunale aperto inoltre, sebbene la discussione si sia concentrata prevalentemente sull’ipotesi di accorpamento cardiologia-medicina, il Sindaco, che pure lo aveva messo nell’ordine del giorno, non ha accennato alla questione delle reperibilità pediatriche per il pronto soccorso che rischiano la soppressione. Eventualità per altro mai smentita dalla direzione ASL 5. Questa impostazione del protocollo a nostro avviso spiana la strada alla soppressione delle reperibilità di una specialistica oramai ridotta ad un ambulatorio diurno, dirottando qualsiasi altro caso, anche di emergenza, direttamente a Pontedera. Si tratta di un protocollo dall'evidente carattere mutevole. Questa amministrazione comunale, arrivata a governare la città anche grazie alle battaglie per l’ospedale condotte dai suoi rappresentanti, dimostra tutte le sue debolezze proprio in questo settore, trovandosi sempre impreparata ad affrontare all’ultimo minuto le criticità (vedi punto nascita). Del resto dove sta la credibilità di un sindaco che ignora il mandato del consiglio comunale, stravolgendo un protocollo approvato quasi all'unanimità. Un sindaco mutevole, che esulta per l’accordo raggiunto con la ASL 5, e dopo 24 ore annuncia le barricate contro la stessa azienda.


Commissione Sanità – Progetto Originario

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