venerdì 3 dicembre 2010

L’OMBRA DELL’ORSO

"Il Tirreno" 3 Dic. 2010
Dall’annuncio delle nuove nomine al S. Chiara, il sig.\dott. Orsi ha sentito l’esigenza rivelare le “sue” verità. Prima di tutto vorrei ribadire a tutti che tale soggetto mi è stato presentato da Paolo Moschi come: “laureato alla Bocconi ed esperto di bilanci sia privati che pubblici” (e questo, come tutti sanno, lo ha portato ad essere Presidente dell’Azienda Santa Chiara, Amministratore unico di ASV, consulente politico particolare dell’assessore Moschi ed altro ancora). Tutt’ora, però, non sappiamo né chi sia veramente, né chi l’abbia mandato da noi e soprattutto non conosciamo perché sia venuto. Essendoci diversi dubbi proviamo ad elencare le cose certe: non è laureato alla Bocconi e non sta lavorando a nessun dottorato in quell’ateneo dove non lo hanno nemmeno mai censito come studente; tantomeno risulta laureato alla statale di Milano; non ha mai lavorato per la ditta Fontana, non ha mai lavorato per la ditta Roland Berger ; non è mai stato impegnato in missioni “out of area” con la Guardia di Finanza e non è nemmeno tante altre cose che lui stesso ha dichiarato non solo al Comune ma anche ad altre aziende sia pubbliche che private. L’unica cosa che accomuna tutti i curricula a suo nome è l’assenza della firma, che prudentemente lo mette in condizione di affermare la non paternità di tali documenti.
Verosimilmente, sentendo quanto si vocifera, è uno che alla soglia dei trent’anni ha capito che da laureato si sarebbe proposto meglio, quindi si è presentato presso il “Link Malta Campus” e, con una somma  minore di quanto avrebbe speso al CEPU, ha “preso” una laurea breve in scienze politiche (o similare). Risulterebbe dunque essere venuto a Siena per chiedere il riconoscimento del titolo, ed infine, sempre a Siena, si dovrebbe essere poi iscritto per conseguire una specialistica ….. poi, probabilmente, nessuno l’ha più visto nei dintorni dell’ateneo.
Nello svolgimento del suo compito di consulente politico ha anche scritto e/o  corretto innumerevoli articoli, pubblicati anche da questo settimanale, a volte tramite prestanome talvolta sotto pseudonimo, attaccando tra gli altri parte di quella maggioranza che avrebbe dovuto sostenere ( Furlanis,  Fambrini, Bernardini, ect.).
Con questi presupposti e con queste credenziali, mi chiedo che cosa abbia oggi da scrivere. Prima di esternare qualsiasi tipo di pensiero, sarebbe meglio che chiarisse a tutti chi è realmente, visto che nel momento topico del suo caso non ha avuto il coraggio di presentarsi alla Giunta per fornire le dovute spiegazioni. Mi sarei quantomeno aspettato un minimo di pudore da uno cha ha portato il nome di Volterra alla ribalta sulle prime pagine dei quotidiani nazionali, e non  per motivi lusinghieri!
Ma perché ha taciuto per mesi rendendosi irreperibile e ora sente l’esigenza di scrivere contro il Sindaco, dipingendolo come un debole privo di idee, e contro gli esponenti di  Progetto Originario, oltre a Gazzarri e Tonelli, definiti persecutori del “povero” Assessore Moschi?
Conoscendolo, prima di uscire allo scoperto, avrà cercato di garantirsi qualche forma di protezione e sarebbe interessante verificare dove lavora oggi e chi sono gli assessori che dichiara di frequentare ancora.
Può darsi che uno dei suoi obiettivi sia contrastare il neo-presidente del S. Chiara, Renato Bacci. Si spiegherebbero così le dimissioni ad orologeria di numerosi membri del CdA e l’uscita di una serie di messaggi sulla stampa, più o meno espliciti, a proposito del suo presunto piano industriale sul S. Chiara e sulle alleanze che voleva predisporre allo scopo. Probabilmente l’intenzione è quella di continuare ad essere l’uomo ombra dell’Azienda. Un ruolo che sicuramente si addice al personaggio. 

Luigi Cocucci

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